Ciò che esiste è l’eternità maschile e l’eternità femminile. La prima è il giorno, la seconda la notte (Testi egizi dei Sarcofagi 335°)
Ciascuno di noi dunque è la metà di un essere umano, tagliato come lo sono le sogliole, due pezzi da uno; e ciascuno ricerca sempre la propria metà (Platone, Simposio XV)
Amore, fra gli dèi l'amico degli uomini, il medico, colui che riconduce all'antica condizione. Cercando di far uno ciò che è due, Amore cerca di medicare l'umana natura (Platone)
Elohim creà l’uomo a sua immagine, ad immagine di Elohim lo creò, maschio e femmina li creò (Genesi 1: 27)
La Scrittura dice: li creò maschio e femmina. noi ne deduciamo che ogni figura che non presenti in sè il maschio e la femmina, non rassomiglia alla figura celeste. Il santo non elegge domicilio là dove il maschio e la femmina non sono uniti. Egli riempie delle sue benedizioni solo il luogo ove il maschio e la femmina sono uniti. E' per questo che la Scrittura dice: "li benedisse e diede loro il nome di Adamo". Quindi la Scrittura non recita: "lo benedì e gli diede il nome di Adamo", poiché Dio non benedice che quando il maschio e la femmina sono uniti. Il maschio solo non merita neanche il nome di uomo, finchè non è unito alla femmina. E' per questo che la scrittura dice: "e diede loro il nome di Uomo" (Zohar I, 55b- testo sacro ebraico)
Quando farete in modo che due siano uno…e quando farete del maschio e della femmina una cosa sola, cosicchè il maschio non sia più maschio e la femmina non sia più femmina…allora entrerete…e diventerete Figli dell’Uomo (Gesù, Vangelo di Tommaso 27 e 113)
Nella metafisica dell’Induismo la polarità dell’essere rappresentata da Shakti e Siva a livello più alto si fonde nell’amdrogino Ardhanarisvara, espressione del superamento della dualità e polarità, del trascendere la manifestazione terrena.
In alcuni testi sacri dell'India ( Purana ), viene spiegato perché Shiva assunse questa ipostasi. All‘inizio della creazione, Brahma , il creatore dell'universo ha dato alla luce in primo luogo agli esseri primordiali , che erano noti come i genitori di tutti gli altri esseri ( Prajapati ) dando loro il compito di creare i diversi aspetti del mondo . Non furono in grado di compiere il loro dovere , perché credevano di essere espressioni del solo principio maschile , Così Brahman con fervore invocò Shiva che apparve subito sotto le spoglie di Ardhanarishvara , colui che è per metà femminile e metà maschile .
Pertanto , ogni aspetto che viene creato contiene in sé l'unità tra il principio maschile e il principio femminile .
Questa ipostasi è associata anche alla manifestazione della grazia divina . Shiva e Shakti sono in realtà un'unità inscindibile nel Supremo Essere di Dio. Shiva e Shakti sono proprio come il ghiaccio e l'acqua, che in realtà sono la stessa sostanza in due diversi stato di aggregazione . Pertanto , testi indù descrivono Shakti come l'amante di Shiva , perché lei è sempre inseparabile da Shiva , o come la madre di Shiva , perché Shiva viene da Shakti, o come la figlia di Shiva, perché lei è la manifestazione di Shiva .